Chiesa parrocchiale. Diocesi di Ascoli Piceno. Negli atti della Sacra Visita del 1580 la chiesa di Prato è ricordata sotto il titolo di S. Sebastiano, e nell’annuario delle parrocchie è denominata Madonna delle Grazie o Visitazione di Maria SS.
L’altare maggiore della chiesa, adorno di quattro colonne con capitelli, cimase e basamenti in legno scolpito e dorato, ha nel centro un dipinto su tela con la Madonna delle Grazie (m 1.20 x 1.03) e sotto un affresco rappresentante pure la Madonna delle Grazie. Alle basi due stemmi di Prato intagliati e dorati. A destra ed a sinistra dell’altare, due statue in legno dorato di S. Lucia e di S. Sebastiano.
L’altare a sinistra di chi entra, ha due colonne con capitelli e cimase in noce riccamente intagliate: alla sommità bella tela con «Dio Padre»; nel centro tela (3.50 x 3) con Gesù in Croce e i Santi Stefano Protomartire, Sebastiano, Francesco d’Assisi, Silvestro e Mattia. Quello a destra di chi entra è pure in noce riccamente intagliato, ha una tela raffigurante la «Madonna del Rosario» (3,50 x 3). S. Caterina da Siena e i Santi Giuseppe, Domenico e Antonio da Padova, nonché, pure su tela, i 15 misteri del Rosario. Alla base destr, stemma di Prato ed a quella sinistra l’arme degli Orsini intrecciato con altro stemma.
I tre altari furono scolpiti dallo scultore in legno Giambattista Gigli di Prato nel 1685.
I catasti di Prato del 1749 e del 1755 sono presso l’Archivio di Stato dell’Aquila. Possedevano alcuni beni nel territorio della villa la Mensa Vescovile di Ascoli, S. Sebastiano, la Confraternita e il Monte frumentario di S. Maria delle Grazie.
Al pittore amatriciano Dionisio Cappelli sono attribuiti gli affreschi votivi della fine del ‘400 esistenti nella chiesa detta l’Iconetta di S. Apollonia, nelle vicinanze di Prato, rappresentanti S. Silvestro, la Vergine in trono col Bambino, S. Antonio e la Madonna in preghiera.
Nel 1855 aveva 220 abitanti; nel 1951 ne aveva 96.
Andrea Massimi – Amatrice e le sue ville
Don Luigi Aquilini, 1999 – Carlo V – Alessandro Vitelli, Il Feudo di Amatrice. Ascoli Piceno, Editrice D’Angelo
Don Luigi Aquilini, 2002 – Amatrice. Tesori d’arte. Ancona, Aniballi Grafiche srl